La vera educazione

“L’istruzione è una cosa, l’educazione un’altra. I giovani non hanno tanto bisogno di professori eruditi, ma di professori che gli rivelino che cosa è la vita e come la devono vivere perché le forze, le qualità, i doni in loro deposti, possano pienamente manifestarsi. Fino a quel momento essi camminano su una strada sdrucciolevole, dove non sarà qualche libro o qualche diploma a riuscire a mantenerli in equilibrio, poiché nella vita l’equilibrio dipende per prima cosa dal carattere, non dall’istruzione.
Finché non si metterà l’accento sulla formazione del carattere, ma solo su quella dell’intelletto, le conoscenze trasmesse nelle scuole e nelle università saranno per i giovani dei mezzi per riuscire nella vita ma mai per trasformarsi e diventare dei benefattori dell’umanità. Se sono ambiziosi, paurosi, orgogliosi, sensuali, rimarranno tali. Noi proponiamo un’altra Scuola dove si impara a conoscere la natura umana, a cambiare il proprio carattere, a trasformarsi, a migliorarsi per il bene di tutti.
Gli studi in sé non hanno mai reso gli esseri migliori, e spesso ne hanno fatto perfino dei veri pericoli pubblici. Ma delle conoscenze in mano a chi ha lavorato sul proprio carattere ed è deciso a non utilizzarle per il proprio profitto, ecco, questa è una fonte di benedizioni.”

Risposta a qualche domanda attuale

 

“Sono dunque i genitori a dover essere educati molto prima di diventare dei padri e delle madri, altrimenti, quando verrà il momento, non servirà a nulla presentare loro le migliori teorie pedagogiche, consigliar loro dei libri da leggere o dei documentari da guardare; oltretutto, volendo applicare quelle conoscenze che non avranno relamente assimilato, commetteranno molti errori. Devono dunque prepararsi.
Direte – prepararsi, ma come? – Prepararsi significa considerare già con anni di anticipo questa possibilità di diventare padre o madre, e avere dei pensieri, dei sentimenti e un atteggiamento che attireranno in una famiglia degli spiriti eccezionali, delle divinità. Infatti non è per caso che uno spirito viene ad incarnarsi in una famiglia: coscientemente o inconsciamente – più spesso inconsciamente – sono i genitori ad averlo attirato. Ma ciò che è inconscio può diventare consapevole. I genitori potranno far scendere sulla terra degli esseri che si distingueranno per le loro virtù. Si, perché hanno il potere di scegliere i loro figli, ecco ciò che la maggior parte dei genitori non sa.
Ora, cercate di non fraintendermi. Non sto approvando o incoraggiando gli attuali tentativi di migliorare la specie umana senza discernimento, attraverso tutti i mezzi che la biologia è in grado di mettere a punto. Non si tratta di fabbricare scientificamente generazioni di bambini sani e dotati di quelle qualità o capacità che rispondono alle convenienze e ai desideri dei genitori, della società o alle ambizioni dei vari Stati. Se si vuole veramente il miglioramento dell’umanità occorre sapere che i mezzi tecnologici non potranno mai sostituire la pratica spirituale. Spetta agli stessi genitori comunicare ai figli che nasceranno i germi divini che vogliono veder sbocciare in loro. Dirò di più: se non sono sostenuti da una pratica spirituale, i mezzi tecnologici, di cui sempre più la biologia dispone, fabbricheranno degli esseri pericolosi, e non dei benefattori dell’umanità, dei veri figlie e delle vere figlie di Dio.”

Cercate il Regno di Dio e la Sua Giustizia, C.S. II