Il lavoro spirituale in gruppo

    “… Per risolvere le difficoltà, non si devono soltanto accumulare le conoscenze ma creare in sé uno stato di coscienza armonioso, luminoso, potente, ecco ciò che è importante. Insisto ancora, affinché coloro che vengono qui lo facciano per sentirsi in un nuovo stato di coscienza, in uno stato di fratellanza, di calore, di pace”.

“Si può imparare da soli nelle biblioteche, ma da soli non si potrà mai conoscere il calore e l’amore che scorrono attraverso gli esseri viventi. La cosa più importante, qui, è sentire una corrente di fratellanza, creare questo nuovo stato di coscienza”.

“Non venite qui per ascoltare discorsi eloquenti che io non farò, o per vedere un essere più o meno orientale, giovane o vecchio, bello o brutto. Venite per creare un ambiente d’amore e di luce, affinché nascano nel mondo intero dei nuclei fraterni”.
ll granello di senape – Vol. 4 O.C.

“Nella Fratellanza abbiamo l’abitudine di cantare insieme, di mangiare insieme e di meditare insieme. Perché? Perché il nostro Insegnamento porta dei nuovi metodi affinché gli esseri umani imparino a vivere più fraternamente”.
Hrani Yoga, Vol. 16 O.C.

“Più siamo numerosi quando ci riuniamo, più il nostro ambiente fraterno attira delle entità divine che vengono ad aiutarci e a darci la salute, la forza, la luce. Noi non ci riuniamo per avere il piacere di incontrarci e passare piacevolmente il tempo, ma per fare un lavoro cosciente. E questo lavoro consiste nel sottomettere la nostra vita personale, egoistica, alla legge della fratellanza, dell’universalità, dell’armonia. Ogni vibrazione armoniosa che noi riusciamo a creare ci mette in relazione con la grande armonia cosmica. La parola “armonia” riassume tutte le virtù, tutte le benedizioni. Quando l’armonia ci penetrerà ci accorderà come uno strumento e lo Spirito che verrà a sfiorarci trarrà da noi i più bei suoni. Questo è lavorare per il Regno di Dio”.
Pensiero del 1 Novembre 2003