Per i giovani

“Io desidero che tutti i giovani gioiscano, cantino e danzino, ma che accettino al tempo stesso di studiare anche la Scienza degli Iniziati, che imparino a legarsi alle forze nobili e vivificanti della natura. Diventeranno così degli esseri straordinari, capaci di agire beneficamente per la loro famiglia, per la loro nazione e per il mondo intero.”

(O.M. Aïvanhov, L’educazione inizia prima della nascita, pag. 102-103)

Cambiare il mondoa quali condizioni i giovani possono riuscirci

Al giorno d’oggi si vedono dei giovani, anche adolescenti, occuparsi degli affari pubblici: si pronunciano sulla società, sulla vita del paese, sugli avvenimenti mondiali, e si organizzano affinché la loro parola abbia un certo peso, perché vogliono cambiare il mondo. Ebbene, dato che hanno preso la parola e molti adulti sono d’accordo nel lasciargliela, devono riflettere attentamente su ciò che hanno intenzione di chiedere. Se anche loro pretendono facilitazioni materiali, se vogliono avere sempre più diritti e sempre meno doveri, non si facciano illusioni: in questo non c’è proprio niente di nuovo sotto il sole, poiché è ciò che gli esseri umani rivendicano da che esistono, e non sarà questo a cambiare il mondo. «Ma allora – direte voi – cosa devono chiedere?» Di essere istruiti. Ed essere istruiti non significa solo acquisire un sapere che permetta di ottenere una laurea e di esercitare una professione, no. Essere istruiti significa essere guidati, significa ricevere una luce, una saggezza che permette di avanzare lungo il cammino della libertà interiore, della forza, della nobiltà, dell’amore vero… sul cammino della vera vita. Ecco ciò che i giovani devono chiedere se vogliono davvero contribuire efficacemente a cambiare il mondo, a renderlo migliore, più giusto e più fraterno.

Pensiero del 9 Maggio 2015

Giovanile esperienze che dovrebbero privilegiare

I giovani sono curiosi e audaci a tal punto da lanciarsi senza timore in avventure che possono nuocere alla loro salute fisica e psichica. E quando i genitori e gli adulti più saggi cercano di trattenerli, essi non li ascoltano: ma chi sono queste persone limitate, rammollite, che vogliono impedire loro di fare delle esperienze e di conoscere la vita? Conoscere la vita… I giovani non sanno che per conoscere la vera vita ci sono altre esperienze da fare, diverse da quelle per cui essi immaginano che vivranno più intensamente; o se lo sanno, per loro è sufficiente che siano altri – filosofi, saggi, santi – ad aver fatto tali esperienze. Può accadere che essi ammirino quei personaggi e arrivino perfino a citarli, ma imitarli è per loro fuori discussione! Preferiscono imitare tutti coloro che si sono bruciati le ali in eccessi di ogni genere. Ebbene, sarebbe meglio che si accontentassero di fare delle citazioni quando si tratta delle avventure deplorevoli di tante creature che sono finite male (la letteratura e la storia ne sono piene), e cerchino invece di vivere le esperienze degli esseri che hanno saputo trovare il cammino della luce e del vero amore.

Pensiero del 12 luglio 2014