La preghiera

Molti credenti recitano alcune preghiere parecchie volte al giorno, preghiere già fatte che essi hanno imparato a memoria… e che spesso borbottano pensando ad altro! Non è necessario imparare molte preghiere. Per i cristiani, il «Padre nostro» e altre due o tre sono sufficienti. Poi, sta a ciascuno trovare quali parole pronunciare interiormente, man mano che gli si presentano nuove situazioni, nuovi avvenimenti. È così che si mantengono dei legami con il mondo spirituale.  Prendiamo dei casi molto semplici della vita quotidiana. Quando lavate i vetri, per esempio, siate coscienti dei vostri gesti e dite: «Come io lavo questo vetro, così il mio cuore sia lavato e divenga trasparente».

E la stessa cosa quando spazzate, quando lavate i piatti, quando levate la polvere… E se lasciate cadere un oggetto e questo si rompe, dite: «Che tutti gli ostacoli che si ergono sulla mia strada verso Dio siano rotti in mille pezzi!»

Perché fare della preghiera un’attività separata da tutte le altre? Il Cielo e la terra non cessano di essere in relazione, non solo fuori di noi ma anche in noi. Quando imparerete a legare le vostre attività quotidiane al mondo dello spirito, sarà allora che le vostre preghiere saranno efficaci, perché le parole che pronuncerete saranno riempite delle energie e della sostanza della vostra propria vita.