La purezza

“Contrariamente a quanto molti credono, la purezza non concerne tanto il problema sessuale, la sessualità non ne è che un aspetto limitato. Ci sono altre forme di purezza, più alte, più essenziali. La vera purezza è innanzitutto nei pensieri, nei sentimenti e nei desideri; è una virtù che consiste nel non trattenere niente per sé. Di tutto ciò che si impara, di tutto ciò che si acquisisce, bisogna cercare di farne beneficiare, in un modo o nell’altro, il prossimo. Quanto all’impurità, essa è l’egocentrismo in tutte le sue forme. Voler essere puri per conservare meglio sé stessi, non è ancora purezza. È veramente puro soltanto colui che cerca la purezza per poter dare di più agli altri e dare soltatnto gli elementi più preziosi.
La vera purezza deve servire a preparare la dimora dello Spirito Santo affinchè venga a stabilirsi in voi, perché è Lui che vi darà le condizioni per lavorare all’avvento del Regno di Dio sulla terra. ..
La vera purezza è l’amore divino, perché l’amore divino è la vita, è l’acqua che sgorga dalla sorgente e il suo zampillo allontana tutto ciò che è sporco, torbido, oscuro.”

La Bilancia cosmica, Vol.237

 

“La purezza è la chiave della salute, della gioia, del sapere, della potenza e della vita eterna. Quando vi purificate, la luce entra più facilmente in voi, e incominciate a vedere le cose in modo più chiaro, e dunque, cominciate ad acquisire una migliore intelligenza delle cose. Le particelle malate che nuocciono alla salute vengono eliminate, e voi diventate più sani; quelle che ostacolano la volontà vengono eliminate, e voi diventate più forti. Tutto ciò che è pesante e faticoso vi abbandona: vi sentite più leggeri, e la goia vi assale. E dato che l’impurità trascina con sé la fermentazione, la disgregazione e la morte, è attraverso la purezza che ci si guadagna la vita eterna. Dunque, l’immortalità, la gioia, la potenza, la salute e l’intelligenza non sono altro che aspetti diversi della purezza. Ecco un riassunto della Scienza iniziatica… Sta a voi, ora, verificare se è vero.

Pensiero del 21 luglio 2006.