L’ equinozio di autunno

Ogni anno, il 22 settembre, il sole entra nel segno della Bilancia, dando così inizio ad un nuovo periodo. È l’autunno, l’epoca dei frutti maturi che vengono raccolti; quanto ai semi, questi vengono selezionati per essere mangiati, oppure conservati per essere seminati più tardi, affinché il ciclo ricominci. Ma questo lavoro di separazione, di cernita, che avviene in natura, non riguarda unicamente la vegetazione: riguarda anche l’essere umano. L’autunno, infatti, è il momento di quella separazione di cui parla Hermes Trismegisto nella Tavola di Smeraldo: «Separerai il sottile dal denso con grande industria». Separerai il sottile dal denso, il che significa lo spirituale dal materiale. Perciò l’Iniziato, il quale partecipa con il suo spirito al lavoro di tutta la natura, sa che è giunto il momento di lasciar morire la materia oscura che rimane ancora in lui, per poter liberare la vera vita. E come il frutto si separa dall’albero, e il nocciolo o il seme si separano dal frutto, così un giorno l’anima si separerà dal corpo. Il corpo è l’involucro dell’anima, e l’anima è il seme che sarà piantato in alto, in Cielo. Il giorno in cui il frutto dell’uomo sarà maturo, non dovrà ricadere in terra come il seme di una pianta, ma spiccare il volo verso Cielo.

 

Nell’Antico Testamento, Mikhaël è l’arcangelo che, a capo delle armate celesti, riporta tutte le vittorie; e nel Nuovo Testamento, nell’Apocalisse in particolare, è lui che alla fine dei tempi abbatterà il drago. È detto anche che quando Mosé morì, il diavolo volle impadronirsi del suo corpo, e fu l’arcangelo Mikhaël che gli si oppose per strapparglielo. Numerosi quadri e icone rappresentano l’arcangelo con una bilancia in mano, nell’atto di pesare, dopo la loro morte, le azioni degli umani: su un piatto si accumulano le cattive azioni, sull’altro quelle buone. Nel frattempo il diavolo è là, pronto a trascinare l’uomo nel suo regno infernale, ed è furioso, digrigna i denti, vedendo Mikhaël aggiungere sul piatto un’ultima buona azione che farà pendere la bilancia dalla parte del bene. La festa di San Michele si situa nel segno della Bilancia, al principio dell’autunno. L’autunno è la stagione dei raccolti: si raccolgono i frutti, si gettano quelli guasti e si conservano quelli sani. Come per gli alberi, Gesù diceva che gli uomini si riconoscono dai loro frutti. In un certo modo, si può dire che ogni raccolto è un giudizio.